Sacai: quando la somma è maggiore delle parti.

Alla fine degli anni ’70 e con il boom del pret-a-porter sulle passerelle si fa largo una nuova schiera di stilisti venuti dalla terra del Sol Levante che diede nuova linfa al fashion system, spiazzato dalle nuove astrazioni cerebrali, profonde e destrutturate portate da designer quali Rei KawakuboIssey Miyake e Yohji Yamamoto. La reinassance giapponese oggi porta i nomi di Junya WatanabeChitose AbeJun TakahashiHiromichi Ochiai e Hiroshi Fujiwara solo per citarne alcuni; creativi dalle basi solide accomunati da una visione che mixa sapientemente quella contaminazione tra moda classica e radici streetwear, tradizioni sartoriali con funzionalità ed estetica d’avanguardia.

Nel trafficato mondo dello streetwear mondiale, Sacai, maison giapponese fondata nel 1999 da Chitose Abe, è quel punto fermo nel radar della moda costellata da meteore e tendenze passeggere. In realtà Sacai è ora nel suo ventesimo anno di attività e Chitose Abe ha di fatto una reputazione che la collega a molti dei più grandi nomi della moda e dello streetwear mondiale.

Cresciuta in una parte relativamente remota del Giappone, Abe è stata affascinata dalla prima industria della moda di Tokyo e ha iniziato a tagliare i primi modelli da bambina autodidatta per poi terminare gli studi presso il fashion college di Nagoya. Prima di fondare Sacai, Abe ha lavorato presso Comme des Garçons come modellista sotto l’egida della mitica Rei Kawakubo e successivamente come membro del team di progettazione di Junya Watanbe. Dopo gli esordi difficili nei primi anni 2000 e precisamente nel 2003, Abe ha aperto un piccolo studio concettuale nel quartiere Daikanyama di Tokyo e ha solidificato la propria reputazione tra i grandi designer giapponesi. Sacai ha iniziato a sfilare alla settimana della moda di Parigi nel 2009; già dalla seconda collezione oltreoceano, Sacai ha conquistato diversi clienti internazionali, tra cui Biffi Milano, Colette a Parigi e Joyce a Hong Kong. A seguire, Barneys New York ed il concept store italiano 10 Corso Como si accodarono ai buyer precedenti e dal 2011 sacai ha aperto il suo primo flagship store nel quartiere Aoyama di Tokyo. Dopo l’esordio, a soli 10 anni dalla fondazione del marchio, Sacai ha compiuto il suo primo grande passo verso l’espansione globale nell’olimpo dello streetwear mondiale. Ad oggi, la vision di Abe è rimasta immutata nel tempo ed è radicata nell’idea che il creare pezzi limitati con un significato profondo senza fini commerciali predefiniti fosse la via da seguire a lungo termine. Sacai oggi rappresenta quella sottile voce raffinata che aiuta a non perdersi nel dedalo della moda underground, un brand che, letto tra le righe, ha sempre anticipato i tempi e quell’approccio luxury contemporaneo, unendo mash-up di capi classici con tutto quello che poi sarebbe diventato il nuovo filone europeo del gorpcore tradotto per gli appassionati da Yosuke Aizawa con White Mountaineering ed ACG. Sacai dai tempi degli esordi e della sperimentazione oggi è al massimo della riconoscibilità. Chitose abe è una designer che ha raggiunto nuove vette di sublimazione concettuale, partendo da ispirazioni utility, sportswear o formali ed ha modificato volumi e costruzioni a regola d’arte. La cosa più singolare data dal fatto che quelli che apparentemente possono sembrare errori nella manifattura, vengono enfatizzati al punto da risultare un marchio di fabbrica, tanto semplice quanto sbalorditivo.

SACAI + NIKE

La storia della collaborazione Nike x Sacai

Considerando la solida collaborazione dello Swoosh con COMME des GARÇONS e le relative collezioni, non sorprende che il colosso di Beaverton si sia interessato da subito a lavorare con l’etichetta di Chitose Abe. A partire dalla primavera del 2015, sacai e NikeLab hanno intrapreso una solida quanto redditizia collaborazione ed hanno tirato fuori una serie di collezioni che hanno unito il fresco linguaggio del design di Abe con lo sconfinato archivio di abbigliamento sportivo di Nike, inaugurato con un evento pilota a Londra che è stato tra i più discussi dell’anno dagli addetti ai lavori e dalla stampa internazionale. Le prime silhouette, protagoniste delle prime e acerbe collaborazioni, sono state una Air max 90 e una Dunk High; mentre per vedere sbocciare la vera linfa creativa di Sacai, abbiamo dovuto attendere un lungo intervallo fino al 2019, anno in cui la moda delle collaborazioni è giunta al suo apice e la combo Sacai + Nike ha scritto la storia della cultura giovanile moderna.

Nike Air Max 90 x Sacai (Volt & Obsidian, 2015)

Costruita interamente in pelle, con linguetta elasticizzata che fa uso della tecnologia Fuse, la Air Max viene arricchita di dettagli come l’intersuola in tromp l’oleil, loghi embossed, suoletta interna personalizzata e il minimo delle cuciture sulla tomaia.

Nike Dunk x Sacai (Volt & White, 2015)

L’Air Max 90 ha sempre avuto un posto speciale nei cuori dei collezionisti, ma la Dunk non ha mai ceduto il passo grazie anche alla popolarità che vediamo oggi. Gli aspetti del design moderno non erano evidenti come lo sono oggi, avendo optato per un approccio molto più essenziale. In questa versione sono stati completamente rimossi i lacci e il sistema di allacciatura dalla silhouette. Forse molti l’hanno dimenticata in favore della popolarità delle loro versioni più recenti, ma sicuramente è degna di menzione.

Nike LDV Waffle x Sacai (Diverse colorazioni, 2019)

Svariate colorazioni all’attivo per questa icona della moda contemporanea, arrivata in sordina e successivamente esplosa grazie anche al favore dei social e viste praticamente ai piedi di tutte ( e proprio tutte) le personalità che contano nel settore. Tomaia destrutturata, doppio swoosh a contrasto e intersuola oversize sono solo alcune delle peculiarità che poi hanno reso questa collabo un instant classic.

Nike Blazer Mid x Sacai (White Grey & Black Grey)

Questa versione ha visto diverse colorazioni arrivare in momenti separati con scelte cromatiche opposte rispetto al primo drop con una palette stratificata tra nero e grigio e bianco e grigio. Anche in questa collabo sono stati utilizzati gli stessi swoosh sovrapposti, linguette impilate, rinforzi sul tallone e due set di lacci, con il doppio logo sovrapposto che appare su entrambe le toppe posteriori. Capolavoro.

Sacai x Nike Vaporwaffle (Diverse colorazioni. 2020/2021)

La Sacai x Nike Vaporwaffle riprende il concetto principe del dualismo di Sacai, dalla doppia deconstruzione della tomaia al classico doppio swoosh. In termini di materiali, siamo molto vicini alla qualità della LDWaffle con una rete traspirante, camoscio e strati in pelle. La nuova sneaker ibrida di Sacai prende in prestito alcuni elementi sia dalla Pegasus Vaporfly che dalla Pegasus Vaporwaffle. Ancora una volta, la designer giapponese unisce una runner comoda e navigata alla suola classica waffle, con quel look avantgarde che sancisce un’iconografia unica ed inimitabile nonostante siano state sdoganate ovunque, dalle runways ad instagram, passando per influencer e creators di ogni dove.