Under Armour supera le attese a Wall Street nel Q4 ma perde terreno in Borsa, penalizzato dalle continue sfide della supply chain.

Nel 2021 il colosso statunitense dello sportswear ha registrato ricavi per 5,7 miliardi di dollari, in progressione del 27% sul 2020. Nel 2019 il giro d’affari di Under Armour si attestava sui 5,3 miliardi di dollari. Al 31 dicembre 2021 l’utile netto era pari a 360 milioni, contro un rosso di quasi 550 milioni del 2020. A trainare la performance 2021 sono stati sia il +36% del wholesale che il +26% delle vendite dirette.

Per il trimestre che termina il 31 marzo 2022, l’azienda prevede che i ricavi aumenteranno a un tasso mid-single-digit, contro una precedente aspettativa di incremento low single-digit. Il margine lordo dovrebbe scendere di 200 punti base rispetto al margine lordo rettificato del corrispondente periodo dell’anno precedente, a causa dell’impatto negativo provocato delle maggiori spese di trasporto derivanti dalle difficoltà della catena di approvvigionamento, oltre che al mix di vendita sfavorevole, parzialmente compensato dai vantaggi in termini di prezzi.

Tuttavia, venerdì scorso, il titolo di Under Armour ha chiuso la seduta di Borsa lasciando sul terreno oltre 12 punti percentuali.