
Nike ha una formula collaudata: attingere al proprio archivio per reinventare le icone, mantenendo il giusto equilibrio tra nostalgia e innovazione. La nuova Air Max Waffle ne è la prova, fondendo due pietre miliari del brand — le Air Max Plus e le Waffle Trainer — in un’unica, riuscitissima creazione.
Un mashup di due rivoluzioni
Sebbene sia tecnicamente un modello inedito, la Air Max Waffle è più un tributo al futuro che una scarpa completamente nuova. Dalla Air Max Plus eredita l’intersuola Tuned Air, capace di offrire ammortizzazione personalizzata e stabilità. Dalla Waffle Trainer riprende la suola in gomma con disegno a griglia, iconica fin dagli anni ’70.
La tomaia gioca con texture e materiali: pelle scamosciata spessa, pelle liscia e tessuti leggeri, tutti in tonalità Sail e Neutral Grey, interrotti da accenti neri a contrasto. L’intersuola panna richiama il design vintage, mentre la suola marrone gum rende omaggio alle origini della sneaker culture.

La suola Waffle: dalla cucina alla pista
La storia di questo elemento chiave parte da un’intuizione di Bill Bowerman, cofondatore di Nike, che negli anni ’70 notò il motivo a griglia di una piastra per waffle. Quella struttura, trasposta nella gomma delle scarpe da corsa, offriva maggiore trazione e minore impatto. La Waffle Trainer divenne così un’icona, rivoluzionando il footwear sportivo e introducendo un simbolo visivo senza tempo.
L’eredità Air Max Plus: il futurismo dei ’90
Lanciata nel 1998, la Air Max Plus — disegnata da Sean McDowell — era ispirata alle palme della Florida e introdusse la Tuned Air, una tecnologia capace di modulare l’ammortizzazione in base alle zone del piede. Questa caratteristica, oggi integrata nella Air Max Waffle, regala comfort extra e un’esperienza d’uso ideale per la città.

Un ibrido per il presente
La Air Max Waffle non è solo una celebrazione del passato: è una scarpa pensata per il ritmo di oggi. Con il suo look sobrio e raffinato, soprattutto nella colorazione Sail and Neutral Grey, parla agli intenditori: niente colori eccessivi o loghi oversize, ma un design che trasmette storia e qualità a chi sa riconoscerle.