
Il numero 120 di Sneakers Magazine racconta un 2025 che ha cambiato il modo di pensare le sneakers: tra dazi imposti dall’amministrazione Trump e prezzi in salita per i grandi colossi, la scena continua a reggere l’urto e a muovere il mercato con risultati migliori del previsto. Sul fronte culturale, la scomparsa di Giorgio Armani diventa l’occasione per riflettere sul legame tra moda e sportswear, a partire proprio da EA7, protagonista della cover story di questo numero.
La collezione EA7 Fall/Winter 2025 si muove tra performance e lifestyle con modelli come Nitrogeno7, Crusher Speed e Crusher Sonic Rope, pensati per vivere sia la città sia la montagna, senza cambiare il DNA tecnico del brand. Accanto a queste, la nuova Infinity Venom e la versione Eagle delle Kobra alzano il peso del design, confermando come la tecnologia, quando è solida, lasci spazio all’estetica per scrivere un nuovo capitolo.
Il cuore del magazine resta sempre la scena sneakers viva e concreta. Le nuove MM6 Maison Margiela x Salomon XT mettono tanta sostanza tecnica ma con un’estetica che non sorprende quanto ci si aspetterebbe. Le Ganni x New Balance 1906L sono l’esempio opposto: silhouette ibrida, dibattiti infiniti su identità e stile, hype che arriva prima ancora della release. Le Eric Koston x Nike Air Max 95 SB uniscono omaggio alle origini e dettagli funzionali per lo skate. Pleasures e Reebok continuano la loro storia comune, mescolando lusso “sporco” e sottoculture americane, mentre Haven e Hoka puntano su una visione tecnica e militare-style. In chiusura del blocco, Barbour e Sorel firmano una sneaker impermeabile e pronta ad affrontare qualsiasi meteo, con rifiniture in tartan inglese in piena coerenza con l’identità del marchio.
Lo sguardo ai brand europei di nuova energia parte da New Balance, che con le ABZORB 2000 mostra fino a che punto la tecnologia possa diventare design visibile e tridimensionale. Si passa poi a Victoria, che festeggia 110 anni dalla fondazione tra heritage spagnolo e produzione ancora in gran parte Made in Spain, aggiornando i suoi classici con lavorazioni contemporanee. Chiude il focus su Extr4, un progetto italiano che porta nella sneaker l’attitudine urban-athletic, con materiali tecnici e una distribuzione che guarda solo alle vetrine giuste.
La sezione finale del magazine è dedicata a Sportup, realtà veneta con oltre venticinque anni di esperienza e una visione globale. In queste pagine si scopre come la tecnologia, lo sviluppo prodotto e una rete commerciale ben strutturata possano trasformare la scarpa in uno strumento di identità, affiancando marchi come Australian e Ducati nel dare forma alle loro collezioni lifestyle.