
Non nasce nella Silicon Valley, ma la storia di D.A.T.E. ha tutto il sapore di quelle startup leggendarie partite da un sogno e da un garage. Solo che al posto di codici e microchip, ci sono suole, pelle e tanta voglia di cambiare le regole del gioco.
Correva l’anno 2005 quando quattro amici – Emiliano, Tommaso, Alessandro e Damiano – decidono di trasformare una passione in un progetto concreto. Nessun fondo d’investimento, nessun business angel: solo un garage, delle macchine usate e 700 paia di sneaker da realizzare a mano. Nasce così D.A.T.E., acronimo dei nomi dei fondatori, destinato a diventare in pochi anni uno dei riferimenti più solidi nel panorama italiano dello streetwear premium.
Una sneaker al tempo giusto

Quando D.A.T.E. entra in scena, il mondo delle sneaker fashion è ancora in fase embrionale. Le alternative sono due: scarpe tecniche per lo sport o classiche derby in pelle. Nessuno, all’epoca, stava pensando a una sneaker con un design pulito, dettagli curati e una forte identità italiana.
L’intuizione arriva al Pitti Uomo, dove la “collezione zero” – presentata in uno stand condiviso per dividere i costi – fa subito centro: le 700 paia iniziali si trasformano in 8000 ordini in soli tre giorni. Da quel momento, D.A.T.E. smette di essere una scommessa e diventa un brand da tenere d’occhio.
Storia di amicizia, sacrificio e rinascita
Non tutto, però, è stato facile. I fondatori si licenziano dai rispettivi impieghi per dedicarsi completamente al progetto, e dopo la tragica scomparsa di Alessandro in un incidente stradale, il team trova la forza di rilanciare con ancora più convinzione. Oggi, D.A.T.E. è un’azienda strutturata con quartier generale a Firenze, showroom a Milano, e oltre 900 rivenditori nel mondo.
Il mercato giapponese è il secondo per importanza dopo l’Italia, e ogni stagione il brand rinnova 20 shop-in-shop nel Paese del Sol Levante. L’obiettivo? Consolidare la presenza in Francia, Germania e nel cuore dell’Europa, senza perdere di vista città chiave come Parigi per nuove aperture monomarca.
20 anni e non sentirli


Per celebrare i suoi primi due decenni, D.A.T.E. ha scelto Firenze – città d’origine e cuore creativo del brand – con un evento immersivo nella Cattedrale dell’Immagine. Una cena celebrativa, proiezioni ispirate a Leonardo Da Vinci e una capsule speciale composta da t-shirt e cappellino dedicati alla città. Un tributo sentito alle radici toscane e allo spirito visionario che accompagna il brand dal primo giorno.
In occasione di Pitti Uomo 108, D.A.T.E. ha presentato anche la nuova collezione Spring Summer 2026, dove spicca il ritorno della Torneo Canvas in una versione aggiornata, con tessuti ricercati e un’estetica contemporanea che conferma la cifra stilistica del marchio: pulita, riconoscibile, sempre in evoluzione.
⸻
Da un’idea tra amici a un brand globale con radici ben piantate nel Made in Italy. Vent’anni dopo, D.A.T.E. continua a correre. Ma sempre con lo stesso spirito con cui tutto è iniziato.