
Il 5 settembre segna il ritorno di una delle collaborazioni più iconiche di sempre: Tom Sachs x Nike, una partnership nata nel 2012 sotto l’etichetta NikeCraft e da sempre capace di fondere l’estetica D.I.Y. dell’artista americano con la ricerca tecnologica del brand di Beaverton. Le nuove Mars Yard 3.0 non sono solo un aggiornamento: rappresentano un manifesto su come immaginare e vivere le sneaker nel presente, tra funzionalità estrema e filosofia progettuale.

Origini: dal laboratorio NASA alla vita quotidiana
Il concept alla base della Mars Yard è chiaro fin dall’inizio: creare una calzatura pensata per lo “sport della scultura”, ma in grado di affrontare anche le sfide della vita di tutti i giorni. L’ispirazione nasce dal lavoro degli ingegneri della NASA, costretti a progettare strumenti affidabili in ambienti ostili e senza margine d’errore. Le 3.0 portano avanti questa tradizione con una distribuzione inedita: non si acquistano in negozio, ma tramite l’app I.S.R.U., dove l’utente deve superare sfide mirate a sviluppare autodisciplina e nuovi rituali quotidiani.

Design: innovazioni nascoste nei dettagli
Ogni componente è stato ripensato. La suola adotta un battistrada in gomma naturale per una resistenza superiore, affiancato da un strato in schiuma React che aumenta comfort e ritorno di energia. A rinforzare la struttura arriva un piastra in fibra di carbonio, segno del legame tra la performance e la ricerca ingegneristica. Il sistema di allacciatura è stato completamente ridisegnato: lacci in poliestere a costine da 4 mm con tecnologia Nike Running, sottocchiello in stile blucher, occhielli decentrati e fermalacci in nylon che dialogano con il pull tab sul tallone. Esteticamente, la tradizionale palette naturale viene animata da un Swoosh serigrafato, più grafico e incisivo.

Impatto: più di una sneaker, un rituale
Persino il packaging è parte del progetto: studiato per sembrare familiare ma riprogettato per essere riutilizzabile. È l’ennesima prova di come la filosofia di Tom Sachs non punti mai solo al prodotto, ma all’esperienza. Le Mars Yard 3.0 non si limitano a essere scarpe da indossare: sono un invito a ripensare i propri gesti, a sostituire vecchie abitudini con nuove pratiche. Non è un caso che ogni release Mars Yard diventi immediatamente un riferimento culturale. Nel 2025, più che mai, queste sneaker incarnano l’idea che il design possa essere tanto un esercizio di stile quanto una disciplina di vita.