La trimestrale di Nike supera le attese a Wall Street, spingendo il titolo del gigante di Beaverton a +4,4%.

Nei tre mesi chiusi il 28 febbraio scorso, l’azienda di Beaverton ha registrato ricavi per 10,9 miliardi di dollari (circa 9,9 miliardi di euro), in crescita del 5%, performance alimentata soprattutto dal marchio Nike, mentre Converse risulta in leggera flessione.

Tra i canali di vendita, Nike ha evidenziato un +15% nelle vendite dirette, mentre l’e-commerce è balzato, nel periodo, del 19 per cento. Il wholesale risulta in calo dell’1 per cento. Quanto invece ai mercati, gli Stati Uniti (piazza di riferimento di Nike), l’area Emea e l’Asia-Pacific hanno saputo compensare la flessione della Cina.

Nei primi nove mesi dell’esercizio fiscale i ricavi di Nike hanno superato i 34,4 miliardi di dollari, a +7%, mentre l’utile è aumentato del 9% a 4,6 miliardi.

Per il fiscal year in corso Nike ha confermato le previsioni di una progressione dei ricavi intorno al 5%, quindi in linea con le stime di Wall Street, che inquadra un +5,3 per cento.

La società si è recentemente unita agli grandi player che hanno ridimensionato le proprie operazioni in Russia, alla luce del conflitto in corso in Ucraina, sospendendo le vendite online e annunciando la chiusura temporanea delle location brick-and-mortar in Russia.