L’immaginario collettivo degli anni 80 e successive decadi vedeva il grande Marty McFly (Michael J. Fox) indossare un paio di Nike Mag che, oltre ad essere dannatamente stilose, permettevano di adattare la scarpa alla calzata senza l’utilizzo di lacci attraverso la pressione di un tasto. Nike per molti versi ha sempre inseguito questa tecnologia, fino a oggi, fino a quando la finzione scenica è divenuta realtà. La NIKE HYPERADAPT 1.0 è frutto di quel genio creativo di Tinker Hatfield,ed è il risultato di una ricerca nell’engineering digitale, elettrico e meccanico.

Potenziata da un meccanismo di allacciatura sotto il piede, la scarpa propone una soluzione innovativa alle preferenze soggettive in merito ad allacciatura e calzata. Secondo Nike ora è possibile regolare la stabilità manualmente, in base alle proprie esigenze. Ma come funziona nel dettaglio? La HyperAdapt 1.0 dispone di un sistema di allacciatura automatico che integra una tecnologia denominata Electro Adaptive Reactive Lacing (E.A.R.L.) che grazie ai sensori distribuiti sotto il tallone, si attiva quando si indossa la scarpa regolando la calzata adattandola al piede. La Hyperadapt è dotata di batteria, posizionata sotto al logo MT2 alla base della suola ed è ricaricabile in sole due ore.

Che dire quindi di questa sneaker del futuro? Di fatto quello a cui il brand di Beaverton ci ha sempre abituato è la costante e continua innovazione nel settore, e su questo nessuno può dissentire. Tuttavia, all’interno dello “Shoe Game” entra di fatto una componente digitale, che agli sneakerheads di vecchia scuola potrebbe non piacere ma, a conti fatti, rimane una sneaker innovativa che spinge l’asticella della competizione ancora più in alto.