Levi’s è partner di “Mettiti nelle mie scarpe”, opera d’arte ideata dall’artista inglese Clare Patey in collaborazione con il filosofo britannico Roman Krznaric, portata in Italia per la prima volta da Fondazione Empatia Milano.

Il progetto prende alla lettera l’espressione inglese ‘mettersi nei panni di qualcuno’ (walk a mile in someone’s shoes) e il noto proverbio dei nativi americani “Never criticize a man until you’ve walked a mile in his shoes”. L’intera opera d’arte si basa, infatti, sul concetto di empatia elaborato da Krznaric: non una dote innata che abbiamo o non abbiamo dalla nascita, ma una capacità che può essere sviluppata e “allenata” nel tempo, aprendoci all’ascolto degli altri e all’accettazione della diversità come fonte di ricchezza e di arricchimento personale.

E per Levi’s, che sin dalla nascita di Levi Strauss & Co nel 1873 sostiene ideali di uguaglianza e progresso, l’inclusione è proprio questo: abbattere barriere e discriminazioni di qualsiasi genere, in favore dell’authentic self-expression e della celebrazione della diversità. Per questo motivo il brand ha scelto il progetto “Mettiti nelle mie scarpe”: un allestimento esperienziale, una gigantesca scatola di scarpe, dove chi entra non consuma oggetti ma storie da ascoltare in cuffia, indossando le scarpe di chi racconta, donate per l’occasione.

L’installazione che sarà collocata in Piazza XXV Aprile, in occasione della Milano Fashion Week, in programma dal 21 al 28 settembre, coinvolgerà il pubblico in un’esperienza emozionante ed esclusiva: non è il gioco dei travestimenti dell’infanzia, ma è un’opera d’arte che mantiene una dimensione ludica, e permette al fruitore di entrare con il corpo e con il cuore in un momento intimo e raccolto, nel quale attraverso l’ascolto quasi dantesco della voce guida, si vivono emozioni per uscirne con maggior coscienza e minori pregiudizi.