LA GUERRA DEI CLONI NON FINISCE MAI: MEGLIO IL MODELLO OG O QUELLO RINNOVATO DA VIRGIL?

La storia è nota a tutti gli sneakerhead del mondo, ma ci sembra il caso di raccontarla ancora una volta. Bill Bowerman era allenatore della squadra di atletica dell’Università dell’Oregon, e da pochi anni aveva fondato Nike, azienda che inizialmente era stata chiamata Blue Ribbon Sports, insieme a Phil Knight. Bowerman era alla
continua ricerca di nuove soluzioni tecniche che potessero aiutare i suoi ragazzi ad andare più veloci. L’idea lo colpì una mattina del 1971, mentre stava facendo colazione con sua moglie: la piastra usata per preparare i waffles, tipiche cialde con i buchi quadrati che ogni famiglia americana consuma per colazione, innaffiate di sciroppo d’acero, ispirò il macchinario industriale che produceva le prime suole Waffle in gomma, caratterizzate da piccole escrescenze quadrate che aumentavano il potere ammortizzante della suola. Una colazione, insomma, fu l’inizio di una grande rivoluzione industriale, e una svolta storica per il mondo sneakers: la prima vera tecnologia proprietaria dello Swoosh. Così nel 1973 arrivarono le Waffle Trainer, e poi nel 1977 la loro versione premium, le Waffle Racer, che vedete in foto. Invece la rivisitazione di Virgil Abloh nell’anno di grazia 2019: per quanto riguarda la suola, un lavoro simile a quello eseguito sulle Zoom Terra Kiger lo scorso giugno. Nel complesso, soprattutto grazie al lavoro sui materiali della tomaia, il risultato può essere considerato piuttosto interessante. Ma la bellezza del modello OG, senza fronzoli né lustrini, è francamente inarrivabile.