Gli Orlando Magic arrivarono alle finali NBA nella stagione 1994-1995 grazie al duo delle meraviglie ovvero Shaquille O’Neal e Anfernee “Penny” Hardaway, due giocatori capaci di sconfiggere i Bulls di Michael Jordan nel corso delle semifinali di Conference. Quell’anno Nike lanciò sul mercato le Air Max Penny, e Hardaway divenne l’atleta più famoso tra quelli sponsorizzati dal marchio di Beaverton nella seconda metà dei Novanta. Ovviamente, a parte sua maestà Michael. Disegnate da Eric Avar, storico collaboratore dello Swoosh, responsabile di gran parte dei modelli basket dell’ultimo ventennio e oggi della linea Kobe, le Air Max Penny erano caratterizzate dall’uso di due tecnologie basate sull’ammortizzazione ad aria, Air Max e Tensile Air (che poi sarebbe stata ridenominata Zoom Air), ma soprattutto rappresentavano un enorme passo in avanti dal punto di vista del design rispetto alle precedenti Air Flight e Air Force: il logo “1 cent” dietro la caviglia e lo Swoosh “crystal” sono due
elementi, tra i tanti, rimasti nel cuore degli appassionati. Ma quello che cementò davvero le Air Max Penny nell’immaginario del pubblico americano fu una serie di spot che vedevano protagonista, oltre all’atleta, una marionetta con le sembianze di Hardaway chiamata Lil’ Penny, doppiata dal comico americano Chris Rock. Una serie di pubblicità rimaste nella storia del costume di quel periodo, così come la linea Penny, oggi disponibile in versione retro, giunta sugli scaffali dopo una lunga assenza.