Un pezzo di storia delle sneakers, come sempre quando si parla di Converse vecchie più di mezzo secolo. Peraltro è difficile non notare come questi modelli costruiti artigianalmente, con materiali semplici e naturali, superino la prova del tempo con risultati molto migliori rispetto a sneakers più recenti. Non vi consigliamo di usarle, certo, ma potreste: queste Nautilus (Made in USA, 1960s) non si disintegreranno mai sotto i vostri occhi, come invece succederebbe a un qualsiasi paio di Air Max del 1996. Si tratta di un modello cosiddetto deck (da barca) molto simile alle prime Vans Authentic e – ovviamente – alle Sperry Top-Sider, capostipite del mocassino nautico. Di queste Converse in tela ci piace soprattutto la suola “chekerboard” montata in modo irregolare: negli anni Sessanta infatti le Converse erano ancora un prodotto semi-artigianale, e ogni paio era leggermente diverso dagli altri. Ma ci sono molte altre caratteristiche che fanno impazzire i collezionisti, prima tra tutte la soletta ammortizzante in spugna con stampa custom. Non stupisce dunque che oggi queste gemme possano valere anche 600 dollari, se riuscite a trovarne un paio.

Articolo tratto da Sneakers Magazine #74